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Astral Chain

Aggiornamento: 27 mag 2022


Info

Platinum Games

Piattaforma: Nintendo Switch

Genere: Azione

Data di uscita: 30/08/2019

PROLOGO:


Avendo amato davvero tanto i due Bayonetta, sopratutto nel loro combat system, l’idea di un nuovo gioco Action da parte Platinum Games mi entusiasmó fin dall’ annuncio.

Sebbene fosse una nuova IP, attendevo con ansia uscisse il gioco, dato che si proponeva come un action-giappo-classico ma con elementi polizieschi in un mondo apocalittico dallo stile molto Shonen Manga.


DEMONI E SCIENZA:

Il gioco inizia con una tradizionale cinematica girata con il motore di gioco:

in un laboratorio presumibilmente segreto, si è giunti ad un risultato importante e il presidente del centro ricerca e capo della polizia, un tale Yoseph Calvert, arriva per vederne i progressi con i propri occhi.

Dietro ad un vetro di protezione, un demone ( che verrà conosciuto come Chimera: la specie infernale che ha invaso l 'Arca, una stazione spaziale su cui abita una ingente quantità di persone) fuoriesce da un cubo di materia sconosciuta e instabile; una volta preso padronanza di se stessa, la bestia infernale si lancia contro il vetro cercando di infrangerlo, il Dott. Calvert ordina allora l’uso della “ catena astrale”: placche contenitive cominciano a formarsi sulla bestia e delle catene spirituali blu ne imprigionano gli arti: l’ esperimento sembra un successo.

Passo alla limitata creazione del personaggio, disponibile in maschio/ femmina e con qualche personalizzazione, il personaggio non utilizzato tra i due sessi verrà utilizzato dal gioco come gemello a tutti gli effetti del proprio avatar.

Vengo informato di essere un nuovo cadetto della Polizia investigativa e parto su una futuristica motocicletta per andare a dare supporto a una cittadina assediata dalle Chimere.



ASTRAL CHAIN SELFIE
Selfie dall' Arca in un breve momento di relax


LA PRIMA GIORNATA DI LAVORO NON SI SCORDA MAI:


Inizio a giocare a bordo di una futuristia motocicletta con il personaggio da me creato, a schermo appaiono testi a schermo con i vari capoccia di Platinum che hanno contribuito al gioco, la sequenza è interessante grazie anche all’ enfasi data dall’ ottima musica di sottofondo, è palese che la fase serva solo a fare contorno e a dare uno sguardo generale ai nemici base del gioco che si presentano come esseri demoniaci ma umanoidi, probabilmente degli esseri umani corrotti e trasformati in Chimere.

Finita la sezione in moto si parte con un lungo tutorial a piedi in mezzo al caos di una futuristica città in stile Giapponese assediata, mentre suona una musica che enfatizza il disastro; il tutorial insegna subito i movimenti e gli attachi con il Manganello X: una arma in grado di tramutarsi in pistola a energia o a manganello in pochi secondi.

Il gameplay è abbastanza semplice con un solo tasto dedicato agli attacchi che si concatenano in combo automatiche se non interrotti e a una schivata che se eseguita con tempismo permette accesso a nuove tipologie di attacchi e combo.

Inizio a uccidere gli stessi nemici incontrati in moto e poi passo al primo accenno di missione secondaria ( che nel tutorial sembra però obbligatoria) che riguarda l' aiutare altri poliziotti feriti ad arrivare alle barelle.

ASTRAL CHAIN SWITCH INDAGINI
Una delle primissime indagini.

Proseguo poi a uccidere mostri umanoidi, finchè non compaiono dei nemici invisibili che danno inizio a una cinematica: le Chimere vere e proprie sono invisibili agli umani, ma non alla unità Neuron di cui fa parte anche Max, il nostro papà adottivo; i Neuron sono 3 Poliziotti che usano come arma sperimentale i Legion ( Chimere soggiogate psichicamente al proprio controllore, viste nella cinematica di inizio gioco ) tramite la catena astrale; per motivi per ora sconosciuti il dott. Calvert ordina di donare il Legatus ( l'attrezzatura usata per controllare i Legion soggiogati) ai due gemelli e inizia così la seconda parte di tutorial, quella dove oltre al gameplay normale si aggiunge l' uso del Legion.

Il gameplay con il Legion è leggermente complicato da apprendere, non tanto per i comandi ma per le tantissime implicazioni e meccaniche di approccio al gameplay che ne scaturiscono e dona subito una soddisfazione immensa, in quanto sebbene il Legionario combatta anche in automatico, é possibile muoverlo con lo stick destro per eseguire varie azioni; il capitolo si conclude con il mio avatar che entra in una connessione molto più profonda del previsto con il proprio Legion, tanto da cambiarne anche i connotati quando in presenza dello stesso.

Si chiude il capitolo e noto che si viene premiati con un rango da D a S+, come in Bayonetta ( ma un po' più magnanimo), in base alle prestazioni ottenute.


I DUE MONDI:


Dal secondo capitolo inizia il gioco vero e proprio: dopo aver preso dimestichezza con il QG della polizia che funge un po' da hub di gioco e da cui è possibile interagire con gli altri personaggi, comprare oggetti, potenziare armi e Legion e accedere all' armadietto con i vari collezionabili estetici per l' avatar; si passa alla missione di storia.


DAEMON ASTRAL CHAIN
Il mondo distorto delle Chimere.

La missione inizia in modo tranquillo, con delle indagini da portare avanti in un contesto urbano che vanta un art style invidiabile nonostante l' immagine sia sempre un po' sporcata da un anti-aliasing che non funziona granchè; le indagini sono spesso missioni secondarie che daranno ricompense bonus e aumenteranno (o diminuiranno se non eseguite) il punteggio giocatore di fine capitolo.

Passo poi all 'azione e comincio a tritare nemici su nemici con il nuovissimo Legion Spada, fino ad arrivare ai boss, inutile dire che la pacatezza delle indagini viene totalmente stravolta mentre delle musiche energiche particolarmente azzeccate dettano i ritmi frenetici in cui devo attaccare, schivare ed evocare e muovere il Legion.



ASTRAL CHAIN NINTENDO
La futuristica Capitale dell' Arca.

Seguendo la trama del capitolo finisco poi nel mondo delle Chimere: un mondo interessante fatto di piattaforme sospese, dove gli unici colori ( ad eccezione delle chimere stesse che lo abitano ) sono il rosso e il nero e dove anche in questa occasione l' ottima direzione artistica si fa notare.

Arrivo al clichè di trama in cui (molto prevedibilmente ) gli altri soldati Neuron perdono i propri Legion, che dovrò poi catturare di nuovo avanzando nella narrazione e che serviranno poi per proseguire nei capitoli successivi.


LA DURA VITA DEL POLIZIOTTO DELL' ARCA:


I capitoli si susseguono poi seguendo una trama abbastanza scontata e prevedibile ma che si fa seguire senza mai annoiare; il ritmo è sempre pressochè simile dove le missioni secondarie sono spesso calme e tranquille (non tutte) mentre il combattimento frenetico è quasi sempre fine alla progressione della missione principale e nonostante lo stampo abbastanza frequente del modus operandi dei capitoli, la progressione risulta comunque piacevolissima.

Ho trovato molto soddisfacente la progressione del personaggio che passa dal potenziamento dei vari alberi delle abilità di ciascun Legion fino agli attacchi attivabili degli stessi e che permettono di sperimentare nuove combo e nuovi metodi di interagire con il Legion selezionato e con le diversissime tipologie di avversari.

Un colpo di grazia che mi ricarica un po' di salute.

Personalmente ho trovato invece noiosette quasi tutte le parti di missioni da svolgere nel mondo delle chimere, nonostante le prime volte potesse risultarmi piacevole, le trovai poi davvero monotone in quanto fondamentalmente a differenza della città, è tutto sempre esattamente uguale nonostante le diverse architetture e strade da intraprendere; così come trovai estremamente noiosa la raccolta di materiale cremisi (materiale che aumenta il tempo di in cui il legion può stare fuori dal Legatus e che aumenta le votazioni finali in base alla quantità raccolta) da effettuare passandoci sopra manualmente il Legion con l' analogico destro.


STILE PLATINUM GAMES DA TUTTI I PORI:


In definitiva ,per quanto l' enfasi del gioco sia ovviamente rivolta verso il combattimento, dove gli scontri diventano mano a mano dei frenetici puzzle da risolvere in cui bisogna pensare velocemente al Legion da utilizzare e come farlo rendere mentre si è impegnati a schivare e a interagire con le varie opzioni di approccio, posso anche dire che Astral Chain sia un gioco che ha il grande vantaggio di essere piuttosto vario, in quanto i diversi Legion vantano proprietà e utilizzi differenti anche al di fuori del combattimento stesso e che sono utilissimi per svolgere anche altre attività secondarie, inoltre il ritrovamento dei Legion scomparsi viene anche in aiuto per il fattore rigiocabilità del titolo, visto che spesso, giocando la prima volta le missioni, si notano passaggi o vie attivabili solo con l’ausilio di alleati non ancora presenti nel nostro bestiario.

Tecnicamente il gioco non è certamente imponente: il framerate è bloccato a 30 e in docked riscontrai diversi cali, ma le scelte stilistiche di world building e del bestiario sono comunque un punto forte della produzione; onestamente apprezzai anche dal principio il character design, spesso criticato. Il notevole contrasto cromatico scelto dagli sviluppatori fa anche si che su Switch Oled, il gioco sia ancora più bello, nonostante aumenti ancora di più il già onnipresente aliasing.

Nonostante le lodi, dovessi dare la medaglia d'oro al lato più convincente del titolo non la darei al combat system, che con la sua pulizia e rifinitura non riesce a vincere sul comparto sonoro che è di un livello esageratamente alto: la colonna sonora è tra le più belle e orecchiabili che abbia mai sentito e riesce a scandire perfettamente le varie fasi di gioco e gli eventi che si susseguono a schermo.




Fateci sapere cosa ne pensate qui con i commenti, un saluto virtuale a tutti.







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